Pubblicato in: Le idee degli altri

A. Manna, M. Ronco Codice penale annotato (Pisa University Press, 2017)

Anche il diritto penale sostanziale ha conosciuto una profonda evoluzione in virtù della nuova linfa che gli hanno riversato il diritto europeo e la giurisprudenza delle Corti internazionali. La norma ordinaria concretamente applicabile deve tener conto non soltanto della Costituzione, ma anche della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea. L’esperienza degli anni recenti ha fatto affiorare una proficua dialettica tra le Corti superiori, tra cui si sono inserite con un ruolo fortemente  incisivo le Sezioni Unite della Corte Suprema di Cassazione. Le Corti operano nel rispetto dei principi di garanzia della persona che costituiscono il patrimonio della comune civiltà giuridica europea. Ciascuna Corte però esamina le questioni attraverso una specifica angolatura. La Suprema Corte italiana presta maggiore attenzione alle esigenze general-preventive. La Corte Costituzionale e la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, vocate alla salvaguardia dei diritti fondamentali della persona, si ispirano in modo particolare alle esigenze di garanzia dell’individuo. La Corte di Giustizia privilegia l’ottica di tutela degli interessi finanziari dell’Unione Europea. Il presente Codice intende  favorire l’approccio innovativo allo studio dell’intera materia penale, arricchendo il patrimonio informativo degli operatori del diritto ed enucleando gli elementi più significativi dell’identità giuridica europea che affiorano nell’esperienza giurisprudenziale. Lo spazio di questo Codice è quello giudiziario europeo, alla luce, sempre, del primato della Corte Costituzionale, cui spetta la competenza a porre eventuali  “controlimiti” che garantiscano la compatibilità dei principi europei con quelli statuiti dalla nostra Carta fondamentale.