Pubblicato in: Giurisprudenza di legittimità

Appello/Riforma in peius - Cass., Sez. V, 26 giugno 2013 (ud. 7 maggio 2013), Marchetti, con nota di V. Marchese

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È illegittima la sentenza d’appello che in riforma di quella assolutoria affermi la responsabilità dell’imputato, sia pure ai soli fini civili, sulla base di un’interpretazione alternativa del medesimo compendio probatorio utilizzato nel primo grado di giudizio, occorrendo una forza persuasiva superiore, tale da far cadere ogni ragionevole dubbio: ogni volta che intenda operare un diverso apprezzamento di attendibilità di una prova orale decisiva, ritenuta in primo grado non attendibile, il giudice d’appello deve procedere alla rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale.