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Il concetto di "atti fraudolenti" nel delitto di sottrazione fraudolente al pagamento di imposte

Massimo Luigi Ferrante

Archivio Penale pp. 255-275
DOI 10.12871/978886741817617 | © Pisa University Press 2017
Ricevuto: 25 January 2017 | Accettato: 06 February 2017 | Pubblicato: 14 February 2017


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Riassunto

                                                                                                             Abstract


Il lavoro prende in considerazione il concetto di "atti fraudolenti" nel delitto previsto dall'art. 11, comma 1, del D.L.gs, n. 74 del 2000, previa analisi del principio di determinatezza e dell'espressione "mezzi fraudolenti". La conclusione è nel senso dell'indeterminatezza del concetto e quindi della contrarietà della norma al predetto principio, corollario del principio di legalità.


Sommario

1 - Introduzione. 2 - Il principio di determinatezza. a) Le diverse posizioni dottrinali. b) L'impostazione preferibile. c) Le fonti normative di tale principio. 3 - Il concetto di "mezzi fraudolenti". a) Generalità. b) Turbata libertà degli incanti. c) Rifiuto di uffici legalmente dovuti. d) Turbata libertà dell'industria o del commercio. 4 -  I precedenti del delitto di sottrazione fraudolenta. a) Generalità. b) I delitti previsti dal R.D. n. 1608 del 1931 e dal D.P.R. n. 645 del 1958. c) Il delitto previsto dal D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602. 5 - Il delitto di sottrazione fraudolenta nella più recente legislazione. a) Il D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74. b) La L. 20 luglio 2010, n. 122. c) Il D.Lgs. 24 ottobre 2015, n. 158. 6 - Gli “altri atti fraudolenti”. a) Le incertezze dottrinali. b) "Atti fraudolenti" e "mezzi fraudolenti". c) Alcune possibili obiezioni. d) Le incertezze giurisprudenziali. 7 - Considerazioni conclusive.


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