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Il Principio di legalità

Adelmo Manna

Archivio Penale
© dell'autore 2017
Ricevuto: 19 September 2017 | Accettato: 20 September 2017 | Pubblicato: 27 September 2017


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Riassunto

L’autore analizza il principio di stretta legalità in un’ottica particolare, quella relativa alla legalità penale tradizionale, quella c.d. in the books e quella, di recente emersione, nei Paesi di civil law, ovverosia la c.d. law in action, entrambe ormai ritenute fonti di diritto anche in materia penale. Ciò comporta sicuramente un superamento degli antichi stilemi legati al positivismo penale e quindi al primato della lex scripta, ma il riconoscimento come fonte di diritto alla giurisprudenza comporta anche una sorta di legittimazione della c.d. giurisprudenza giuscreativa che si pone inevitabilmente in rapporto di tensione con il principio di stretta legalità ed i suoi corollari. Ciò che risulta più interessante per l’interprete è l’esame in questa prospettiva d tre casi giurisprudenziali in cui sono state coinvolte a vario titolo le giurisprudenze comunitarie oltre che quelle nazionali, ovverosia i casi Contrada, Taricco e De Tommaso.

L’autore approfondisce tutti e tre i casi e dagli stessi scopre l’esistenza di una sorta di fil rouge, caratterizzato forse inaspettatamente, alla fine in tutti e tre, dalla prevalenza dei principi costituzionali in materia penale, segnatamente della stretta legalità in rapporto alla c.d. giurisprudenza fonte. Ciò evidentemente non significa affatto un ritorno quasi nostalgico al primato della lex scripta, bensì una riaffermazione di un diritto penale a forti tinte garantiste, che non riguarda soltanto la classe forense, ma dovrebbe interessare tutti i giuspenalisti.

 

The author analyzes the principle of strict legality in a particular perspective, that of traditional criminal law, that c.d. in the books and that, recently emerging, in civil law countries, namely the c.d. law in action, both now considered sources of law even in criminal matters. This certainly involves surpassing the old stylistic features of criminal positivism and hence the primacy of lex scripta, but recognition as a source of the jurisprudence also implies a kind of legitimation of the c.d. jurisprudence that is inevitably linked to tension with the principle of strict legality and its corollaries. What is more interesting to the interpreter is the examination in this perspective of three case-law cases in which various Community and national jurisprudence have been involved, namely Contrada, Taricco and De Tommaso cases.

The author investigates all three cases and finds out the existence of a kind of fil rouge, perhaps unexpectedly, at the end of all three, by the prevalence of constitutional principles in criminal matters, in particular the strict legality in relation to cd jurisprudence source. This obviously does not mean at all a nostalgic return to the primacy of the lex scripta, but rather a reaffirmation of a criminal law with a strong guarantee of colors, which is not just the forensic class but it should be of interest to all the justificers.


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