Pubblicato in: Giurisprudenza di legittimità

Reati tributari - Caso Mediaset, Cass., Sez. fer., 29 agosto 2013 (ud. 1 agosto 2013), Agrama e altri, con osservazioni a prima lettura di M. Riverditi

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Pubblichiamo, in ragione dell'interesse mediatico sollevato, le motivazioni della sentenza emessa dalla Sezione feriale della Cassazione nello scorso agosto sulla vicenda Mediaset, in cui è stato coinvolto l'ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.


Queste le massime (a cura di M. Riverditi, autore del commento di cui sotto) che tratteggiano gli elementi in tema di reati tributari nelle circa 200 pagine di decisione. Non va trascurato, tuttavia, che oltre a questi, la pronuncia a sollevato altri  quesiti, come quelli in tema di lingua degli atti, di motivazione e di utilizzabilità delle prove.


Il reato di dichiarazione fraudolenta è realizzato anche nel caso in cui la documentazione infedele venga creata dallo stesso utilizzatore dichiarante, che la faccia apparire come proveniente da terzi. In tal caso è possibile il concorso tra tutti coloro che forniscono il loro contributo causale a colui che artificiosamente si precostituisce dei costi sostenuti al fine di abbattere l’imponibile, poiché l’esclusione del concorso (art. 9 d.lgs. 74 del 2000) ha come presupposto due soggetti diversi e, tra loro, autonomi. 


La sovrafatturazione qualitativa è concetto che concede al rapporto giuridico sottostante una valenza di effettività commerciale, come tale incompatibile con le ipotesi riconducibili alla diversa nozione di operazione inesistente, tali dovendosi ritenere, tra l’altro, quelle che contemplano una contemporanea doppia simulazione, sia sul versante soggettivo, dell’intestatario, sia su quello oggettivo, del valore economico.