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Ripercorrendo i “luoghi” della prognosi “personologica”: alcuni spunti di riflessione

Caterina Paonessa

Archivio Penale
© dell'autore 2020
Ricevuto: 14 December 2020 | Accettato: 22 December 2020 | Pubblicato: 26 December 2020


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Riassunto

In campo penale si rinvengono multiformi percorsi cognitivi incentrati sulla prognosi. Negli ultimi anni, in particolare, in parallelo al crescente proliferare di sviluppi alternativi al carcere, hanno trovato sempre maggiore spazio, non soltanto nella sede naturale dell’esecuzione, ma, già prima, nella stessa fase di cognizione,valutazioni predittive di natura “personologica”, tarate, cioè, sulla personalità del reo e funzionali, essenzialmente, a desumere che lo stesso si asterrà dal commettere in futuro nuovi reati. L’indagine cerca di perimetrare l’effettivo ambito operativo di siffatta tipologia di giudizio prognostico, mettendone in risalto gli aspetti di maggiore criticità. Forte è soprattutto il rischio che, dietro l’etichetta formale della prognosi, possano essere veicolate decisioni solipsistiche, e finanche preconcette, che sfuggano a rigorosi riscontri in punto di attendibilità. Da qui la necessità di una convergenza dell’attenzione sul piano metodologico, che cerchi di smarcare, per quanto possibile, il metodo cognitivo in parola dal suo profilo strettamente intuizionistico.


Retracing the “places” of the “personological” prognosis: some food for thought


In criminal matters, there are multiform cognitive paths centered on prognosis. In recent years, in particular, in parallel with the growing proliferation of alternatives to detention, “personological” predictive assessments, i.e. on the personality of the offender and his future criminal capacity, have found more and more space, not only in the natural place of execution, but, even earlier, in the same phase of cognition. This paper aims to define the field of activity of the prognostic judgment under examination, highlighting the most critical aspects. Above all, there is a strong risk that, behind the formal label of prognosis, solipsistic and even preconceived decisions may be carried through, which escape rigorous verification in terms of reliability. Hence the need to focus on the methodological approach with the goal of decoupling, as far as possible, this cognitive method from its strictly intuitionistic profile.


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