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Sulla struttura della malversazione a danno dello Stato: la giurisprudenza fa dietrofront (ma non del tutto)

Sirio Moreno Scorcia

Archivio Penale
© dell'autore 2023
Ricevuto: 27 July 2023 | Accettato: 09 October 2023 | Pubblicato: 10 October 2023


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Riassunto

​Esigenze eminentemente pratiche di repressione hanno indotto la giurisprudenza di legittimità a delineare la malversazione a danno dello Stato (art. 316-bis c.p.) come reato dalla fisionomia mutevole, il cui momento consumativo, cioè, è stato variamente fissato in considerazione della fattispecie concreta. Oggi, sembra in atto un processo di rivisitazione ermeneutica, diretto a ripristinare l’attitudine omissiva ed istantanea del delitto di specie; eppure, taluni incisi contenuti nelle sentenze espressive dell’orientamento più recente fondano il sospetto che una nuova mobilità del tempus commissi delicti sia destinata a rimpiazzare quella precedente.

By pursuing concrete needs for repression, the case-law has profoundly altered the structure of the offence of embezzlement against the Italian State (art. 316-bis i.c.c.). In the past, the Supreme Court used to identify the moment when the offence was committed differently according to the specific case. Today an opposing thesis seems to emerge, which confirms the omissive and instantaneous nature of the crime. Nevertheless, some passages of the most recent rulings raise doubts that the tempus commissi delicti might continue to remain uncertain in the future too.


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